"La Casa degli Specchi" di Yvonne Whittal (Collezione Harmony)


Trama: Ferito, tradito, umiliato dalla bellissima Myra, della quale è innamorato pazzo, Grant non si cura di infliggere a sua volta le medesime pene a chi lo ama davvero, in silenzio, da anni.
Ne sa qualcosa la temeraria Liz, dolce e volitiva al tempo stesso, decisa a restituire a quell'uomo deluso la gioia di vivere.
Dalla sua parte, Liz ha solo la forza dell'amore, alimentato dai ricordi dolceamari della sua cotta giovanile per Grant.
Contro, invece, ci sono il legame del suo uomo con un'altra
e la crudeltà di quest'ultima, che torna a riprendersi la preda con l'avidità di un rapace...


Commento di Lunaria: "La Casa degli Specchi" è un romanzo Rosa a tinte piuttosto drammatiche: in primo piano, infatti, più che belle scene sentimenali e sessuali, ci sono i tormenti e gli struggimenti di Liz, che ama, fin da ragazzina, Grant, riuscendo a sopportare che lui, il fidanzato di sua sorella, venga poi sedotto dalla bellissima Myra, spietata calcolatrice che abbandonerà Grant proprio quando lui, stimato e facoltoso chirurgo, a seguito di un incidente perde l'uso della mano.
La carriera da chirurgo è compromessa, così come il prestigio sociale, e Myra non esita neanche un istante ad abbandonarlo, passando ad un uomo facoltoso "più alla ribalta" che le può conferire il "prestigio sociale" per il quale anela, da donna frivola e parassita quale è.
Grant sprofonda nella depressione e nel rancore, ed è proprio da qui in poi che Liz riesce "ad insinuarsi" riuscendo ad intenerire Grant, scalfendo in parte la corazza di cinismo e rabbia nella quale l'uomo si è rifugiato.
E così, per buona parte della vicenda, Grant passa dal cinismo, all'indifferenza, all'affetto per Liz, in maniera del tutto repentina e imprevedibile.
La stessa Liz per tutto il libro sembra sofferente della "sindrome della moglie maltrattata", da tanto si lascia colpire dal sarcasmo, dalle frecciate e dagli sbalzi di umore di Grant (che lo rendono abbastanza antipatico e insopportabile, fino alla fine, o almeno questa è stata la mia percezione)
Personalmente, avrei dato più spazio a Myra, descrivendone meglio la malvagità e la perfidia, non limitandola solo a poche righe (e dopo metà libro) così come avrei prolungato di un paio di pagine anche la descrizione dell'inquietante casa completamente ricoperta di specchi, arredata dalla spietata e vanitosa Myra (una sorta di Regina Crimilde da "Specchio specchio delle mie brame"!) perché l'idea della dimora inquietante si prestava molto a virare su toni tipici dell'orrore psicologico (ho in mente soprattutto un classico come "Dolce, cara Audrina" https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/recensione-dolce-cara-audrina-racconto.html)


creando una sorta di simbiosi tra gli specchi inquietanti e la torbida Myra che, simile a Crimilde, sta architettando la rovina dell'innocente Liz...
Un vero pugno nello stomaco la scena dell'aborto spontaneo di Liz, a causa dello shock causatole dall'abbandono di Grant:
è la parte migliore del libro, per durezza e crudezza di toni, che rendono alla perfezione tutto l'orrore della scena, che lascia sbigottita la lettrice e non si dimentica.
Devo dire che, comunque, non sono riuscita per niente a stimare Grant, che solo verso la fine del romanzo si rende conto di quanta sofferenza (gratuita) ha causato a Liz (piuttosto remissiva e quasi un agnello sacrificale per tutto il libro) e che lei, prontamente, perdona all'istante, pur essendo stata abbandonata (è bastato che Myra ricomparisse in una fugace apparizione e Grant perde l'uso della ragione)
e pur avendo subito un aborto di una tragicità fisica e mentale devastante.
è vero che comunque in "La Casa degli Specchi" NON ci sono esagerazioni e scene di piombo ad un passo dallo stupro coniugale e dal femminicidio, tipici dei romanzi "Rosashock" di Charlotte Lamb, che tanto mi turbarono quando lessi "la trilogia Notturno\Possesso\Rapimento" https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/05/possesso-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2019/06/rapimento-di-charlotte-lamb-collezione.html
https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2018/05/notturno-di-charlotte-lamb-collezione.html


Grant è antipatico a tratti, con quei suoi scatti e cambiamenti di umore così repentini da essere ingestibili ma niente di più di questo: non ci sono, per fortuna, i toni esasperanti e angoscianti che trasudavano come pece nera da quei tre romanzi di Charlotte Lamb...
e tuttavia, è un romanzo Rosa abbastanza malinconico.
Molto romantiche, ma narrate con toni soft, le scene d'amore fisico.


Gli stralci più belli: "Mi spiace", osservò Liz. "E adesso che stai soffrendo sarebbe stupido dirti che ti avevo messo in guardia."
(...) Grant era così vicino che il suo profumo la inebriava e Liz fremette quando la sua voce profonda le chiese: "E io che cosa sono per te? Un amico?"
Lui le sfiorò lievemente il viso e il collo, risvegliandole dentro nuove sensazioni e Liz dovette farsi forza per restare immobile e non vacillare sotto la dolcezza di quelle carezze."

(...) "Lascia perdere Grant, l'aveva ammonita la sorella, ne ricaverai solo dolori e delusioni. Lascialo a donne come Myra. Finiresti per soffrire atrocemente, se ti legassi a un uomo che non sarà mai capace di amarti con tutto se stesso."

(...) "Che cos'altro vorresti, allora?"
"Qualcosa che non sei in grado di darmi", rispose lei con franchezza. "Il tuo amore."
Colto di sorpresa da quell'affermazione, Grant restò in silenzio per qualche secondo.
"Come mai è tanto importante per te?", chiese alla fine.
"Perché io ti amo!"
Se Grant avesse avuto ancora dubbi in proposito, il candore di quella confessione li avrebbe dissipati in un attimo."

(...) "Con mani tremanti Grant l'attirò a sé e la strinse tanto forte da farle quasi mancare il fiato. I suoi baci avevano il sapore della disperazione.
Che cosa c'è da capire?, si chiese Liz. Forse Grant la stava usando per dimenticare Myra? L'idea la fece rabbrividire."

(...) "Toccarlo era un'esperienza meravigliosa e Liz non riuscì a trattenere un gemito di piacere quando, con un brivido, l'uomo si perse in lei con un'intensità che la notte precedente l'avrebbe spaventata, ma che adesso le procurava soltanto una gioia profonda.
Più tardi si addormentò con la testa abbandonata sulla spalla di Grant. Tra le sue braccia si sentiva protetta e sicura, anche se nel profondo era sempre attanagliata dal dubbio che la propria felicità fosse fragile come una bolla di sapone."

(...) "Non osò girarsi indietro per paura che lui si accorgesse della disperazione che la divorava e si allontanò per sempre dalla casa degli specchi, quegli stessi specchi in cui presto si sarebbe riflessa l'immagine della donna di cui Grant era innamorato. (...) Le lacrime che aveva trattenuto sino a quel momento cominciarono a rotolarle lentamente lungo le guance. Cercò di fermarle nascondendo la testa nel cuscino, ma i singhiozzi continuarono a lacerarle il petto. Liz si lasciò andare a un pianto disperato finché si sentì completamente svuotata e priva di sentimenti."

(...) "Non ho mai capito quanto avessi bisogno di te fino a quando te ne sei andata e allora era troppo tardi", mormorò lui con voce roca stringendola ancora di più tra le braccia, convulsamente. "Guardavo in quegli specchi per scoprire che te ne eri andata: non eri più al mio fianco a portare una ventata di aria fresca in quell'orribile casa. Guardandomi, provavo disgusto per me stesso. L'immagine che vedevo mi faceva star male."


Dalla stessa Autrice: https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/03/il-falco-dargento-di-yvonne-whittal.html https://recensioniromanzirosa.blogspot.com/2022/07/il-ritratto-nascosto-di-yvonne-whittal.html


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